Archivio dell'autore: fabio alberti
Premessa
I pesanti tagli dei fondi effettuati dai governi Berlusconi e Monti e il cosiddetto “patto di stabilità” colpiscono fortemente i Comuni e i loro bilanci. Alemanno (che ha condiviso fino in fondo i tagli di Berlusconi) ha cercato di scaricare … Continua a leggere
1. Un “Piano straordinario per il lavoro”.
Di fronte a oltre 700.000 disoccupati, cassaintegrati e precari (specialmente giovani) occorre un “Piano straordinario per il lavoro a Roma”, basato su progetti ed investimenti pubblici. Creare lavoro si deve: per la riconversione energetica ed ecologica della Città, per la … Continua a leggere
2. Ripristino dell’Osservatorio per la qualità e la sicurezza del lavoro
3. Sostenere l’Altra economia.
Serve un concreto sostegno (investimenti, appalti pubblici, incentivi tariffari e normativi, piani di sviluppo, etc.) all’agricoltura biologica, al turismo sostenibile, al software libero, alla finanza etica, al risparmio energetico, al riuso e riciclo di materiali e oggetti, alla produzione culturale … Continua a leggere
4. Sostenere l’occupazione femminile e giovanile.
Le imprese, le cooperative, gli artigiani che assumono stabilmente donne e giovani disoccupati ed inoccupati devono essere sostenuti: il Comune può farlo con forme di incentivazione contributiva e riservando a chi assume a tempo indeterminato delle quote negli appalti comunali. … Continua a leggere
5. Usare Formazione Professionale e Apprendistato per creare nuova occupazione.
La Formazione Professionale per adulti presso i Centri Provinciali e Comunali può consentire un uso socialmente vantaggioso delle risorse provenienti dai Fondi strutturali europei, anche nella prospettiva della nuova Città Metropolitana. Una nuova idea di Apprendistato (professionalizzante e di alta … Continua a leggere
6. Il Commercio al servizio della Città.
Occorre bloccare l’insediamento di nuovi mega-centri commerciali e revocare le Ordinanze comunali che hanno permesso la liberalizzazione selvaggia dei giorni e degli orari di apertura (cioè l’assenza di vincoli della giornata lavorativa per i lavoratori e le lavoratrici del commercio) … Continua a leggere
7. Difendere e valorizzare l’Agro romano: il polmone verde e alimentare di Roma.
Si devono bloccare le edificazioni sui terreni agricoli e assegnare in affitto i terreni pubblici a cooperative di giovani che vogliano coltivarli. Nel Piano Regolatore va inserito l’asse strategico del ‘sistema del verde’ come ordinatore del tessuto urbano e non … Continua a leggere
8. Un “sistema” comunale dei mercati rionali.
E’ necessaria un’azienda speciale del Comune, con la partecipazione degli operatori e del ‘Centro Agroalimentare Roma’ (CAR), a cui affidare i mercati rionali. L’obiettivo è creare una “rete” che agisca come un sistema unico, dotato di un proprio marchio pubblico … Continua a leggere
9. Roma open source.
Si sostituisca in tutte le amministrazioni pubbliche il software proprietario con programmi open source; è questo il volano per una transizione di tutta la Città al software libero e all’accesso gratuito alla rete (vedi sotto Punto 37), che si potrà … Continua a leggere
10. Una IMU proporzionale al reddito, e non sulla prima casa.
Il Comune può, e deve, ridurre il peso delle tasse sulle fasce deboli e per far questo basta aumentare la tassazione della rendita e delle grandi ricchezze, L’IMU deve essere proporzionata al reddito (secondo l’art.53 della Costituzione: “Il sistema tributario … Continua a leggere
11. Patrimoniale comunale e riforma del fisco locale.
Per finanziare le opere pubbliche e gli investimenti del Comune (vedi sopra Punto 1) vogliamo una “imposta di scopo” progressiva sui patrimoni di oltre 1 milione di euro, e un’addizionale Irpef progressiva. Occorre introdurre l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) … Continua a leggere
12. Verso il “Reddito sociale di cittadinanza”.
Il Comune di Roma deve contribuire all’istituzione del “Reddito sociale di cittadinanza” attraverso la gratuità dei servizi erogati a soggetti in difficoltà economiche, sulla base dell’ISEE puntuale. L’accesso ai mezzi pubblici, ai musei, alle strutture ricreative comunali etc. per i … Continua a leggere
13. Per una riconversione ecologica ed energetica
. Il Comune deve investire nelle energie alternative e nell’edilizia di conservazione e di ristrutturazione ecocompatibile e per l’aumento dell’efficienza energetica degli edifici; deve procedere subito alla solarizzazione generalizzata dei tetti degli edifici pubblici, delle piscine e delle palestre comunali, … Continua a leggere
14. Creazione di un polo di ricerca pubblico per il risparmio energetico.
Ci serve un polo di ricerca pubblico, fondato sulla collaborazione con le università pubbliche e i centri di ricerca romani, dove ricercatori, istituzioni e imprese si confrontino e producano innovazione nel campo del risparmio energetico, della bioedilizia, delle tecnologie del … Continua a leggere
15. Piano “rifiuti-zero”.
Occorre giungere al recupero, riuso e riciclo integrale dei rifiuti: “rifiuti zero”!. Ciò è possibile con politiche di riduzione dei rifiuti, con la raccolta differenziata porta a porta, con impianti di compostaggio in aree rurali e impianti per il riciclaggio … Continua a leggere
16. Fermare il consumo del suolo.
Occorre una moratoria delle concessioni edilizie per nuove edificazioni e una variante generale al Piano Regolatore di riduzione delle cubature, l’abolizione delle deroghe e della nozione dei diritti edificatori, l’innalzamento degli oneri concessori (fino all’effettiva copertura dei costi di urbanizzazione) … Continua a leggere
17. Tassare la rendita fondiaria.
Tramite una specifica autonomia impositiva, la Città Metropolitana dovrà tassare la rendita, traendone risorse da redistribuire alla cittadinanza e rompendo il blocco di potere economico della speculazione edilizia e i suoi storici legami con la politica romana. Si deve disincentivare, … Continua a leggere
18. Riconversione/Riuso/Ristrutturazione.
Mettere in atto un “Piano straordinario di recupero delle periferie e del centro storico” (che può produrre molta buona occupazione), Il Comune deve recuperare, restaurare e restituire alla collettività cittadina, per finalità sociali e con procedure partecipate, l’ingente patrimonio pubblico … Continua a leggere
19. Riprendere il progetto della chiusura di Via dei Fori Imperiali.
Chiudere al traffico Via dei Fori Imperiali ed eliminare di Via dei Cerchi per unificare finalmente Circo Massimo e Palatino, creando il Parco Archeologico Centrale e restituendo un’area irripetibile alla collettività universale, alla cultura, al turismo, alla difesa e alla … Continua a leggere
20. Decentramento delle funzioni direzionali.
Le funzioni direzionali e amministrative vanno spostate dal centro della Città verso poli decentrati, bloccando nel contempo il devastante allargamento della “città politica” nel Centro storico, le funzioni abitative e produttive vanno riequilibrate (no a quartieri dormitorio nella periferia e … Continua a leggere
21. Servizi sociali.
Occorre definire immediatamente i Livelli Essenziali di Assistenza Sociale (LIVEAS), adottandoli come variabile indipendente, cioè dimensionano su di essi il “Piano Regolatore Sociale” e gli stanziamenti di bilancio. I servizi sociali consolidati (ad es. gli Asili nido, vedi Punto 22) … Continua a leggere
22. Adeguare la rete di asili nido comunali.
Poter fruire dell’asilo- nido è un diritto, dei bambini e delle bambine non meno che dei genitori (e delle mamme in particolare). Occorre bloccare la concessione degli asili nido ai privati, e adeguare gli asili comunali alla necessità effettiva, considerandoli … Continua a leggere
23. Un tetto per tutti: la casa è un diritto, non un’emergenza.
Dobbiamo creare un fondo per l’Edilizia Pubblica e il recupero urbano per edilizia popolare, con l’utilizzo degli alloggi IPAB, di proprietà pubblica e degli enti previdenziali, il riuso di parte delle caserme e delle scuole dismesse, la requisizione delle case … Continua a leggere
24. Lotta ai canoni neri e agli sfratti.
Gli “affitti in nero” debbono essere portati alla luce (anche con l’istituzione di sportelli di informazione nei Municipi) e tassati, garantendo gli inquilini che li denunciano dal ricatto dello sfratto. I proventi del recupero dell’evasione fiscale serviranno per rifinanziare i … Continua a leggere
25. Recuperare i beni comuni e restituirli ai cittadini,
Il patrimonio edilizio pubblico appartiene alla collettività e ad essa deve tornare, con una procedura partecipata di individuazione delle loro destinazioni ad uso sociale, a cominciare da campi trincerati, dai depositi ed edifici ATAC, dalle caserme e dalle scuole dismesse, … Continua a leggere
26. Ripubblicizzare (e ripulire) le aziende locali.
Ama, Atac, Zetema, etc. devono essere pubbliche, come anche quelle irresponsabilmente privatizzate negli anni scorsi; occorre trasformarle in Aziende speciali della Città Metropolitana. Sottratte alla gestione clientelare di Alemanno e gestite bene (vedi sotto Punto 40), queste aziende non solo … Continua a leggere
27. L’acqua è un bene comune: il referendum non si tocca!
Occorre scorporare il servizio idrico da ACEA affidandolo ad una azienda speciale pubblica e rivedere la tariffa, rendendola progressiva ed escludendo la remunerazione del capitale, per dare piena attuazione a quanto deliberato dal referendum del 2011. Ma occorre anche un’opera … Continua a leggere
28. Il mare bene comune.
Occorre una nuova politica per il mare di Roma, per tutelare e sviluppare un prezioso bene comune che finora è stato sottratto dai privati alla collettività, sottoposto a una feroce speculazione edilizia ed esposto all’infiltrazione mafiosa. Deve essere rinaturalizzata l’area … Continua a leggere
29. Rilanciare il trasporto pubblico (ma sul serio).
Roma muore di traffico privato, che significa inquinamento, gravi danni alla salute ed enormi perdite di tempo di vita. Per uscirne è necessario invertire il rapporto tra mobilità privata e collettiva (ora è 70 a 30!). E’ possibile farlo: creando … Continua a leggere
30. Torniamo a usare il nostro Tevere.
Con strutture e mezzi ecocompatibili, vogliamo rendere navigabile l’intero fiume Tevere. Avremo così una straordinaria via di trasporto urbano (da Labaro a Vitinia almeno, passando per Flaminio, Prati, San Pietro, Trastevere, Marconi e Magliana), una via fluviale collegata alla rete … Continua a leggere
31. Rivedere il Piano Urbano Parcheggi.
Il Piano Urbano Parcheggi (PUP) ha devastato alcune piazze della Città nell’interesse esclusivo di pochi privati, incoraggiando l’uso dell’automobile e senza risolvere il problema del parcheggio, I PUP in via di realizzazione, contro cui si battono i Cittadini, vanno fermati! … Continua a leggere
32. Una rete di Metropolitane leggere e di superficie.
Per le periferie e la cintura serve una rete di metropolitane leggere e di superficie, che prolunghino e incrocino le metropolitane esistenti per collegare l’area metropolitana con la metropoli e le periferie con il centro storico e tra di loro. … Continua a leggere
33. Dare piena attuazione alla delibera sulla partecipazione.
Occorre dare subito piena attuazione alla Delibera sulla partecipazione alle scelte urbanistiche, con la realizzazione della Casa della Città e delle Case dei Municipi, E’ necessaria una verifica referendaria delle conclusioni delle consultazioni, l’assistenza tecnica ai Comitati di cittadini, la … Continua a leggere
34. Sostenere l’autonomia dell’autorganizzazione popolare.
Tutte le forme di mobilitazione e auto-organizzazione sociale dei Cittadini debbono essere sostenute dal Comune con l’offerta gratuita di servizi che ne permettano e ne facilitino l’attività: sedi, sale, tariffe dedicate, esenzioni fiscali, affissioni, servizi di assistenza, ecc. La trasparenza … Continua a leggere
35. Un processo democratico per la creazione di una vera Città Metropolitana.
Con l’estensione della Città Metropolitana oltre i confini attuali del Comune, è necessario che le Municipalità siano messe in grado di essere veri Enti di governo decentrato e assumano all’interno della Città Metropolitana lo stesso livello d’autonomia dei Comuni. Occorre … Continua a leggere
36. Istituire i Consigli di Quartiere, opporsi alla mortificazione della democrazia.
All’interno dei Municipi vogliamo istituire i Consigli di Quartiere, con la partecipazione diretta dei Cittadini e delle forze sociali; i Consigli debbono avere funzioni propositive e non soltanto consultive ma anche decisionali e di autogoverno in ambiti definiti. Occorre contrastare … Continua a leggere
37. Roma Open Data e “cittadinanza informatica” per tutti.
Vogliamo il trasferimento on-line di tutti i dati e i documenti prodotti dall’Amministrazione capitolina: i bilanci e i piani strategici delle aziende partecipate, i curricula di tutti i rappresentanti nominati nei luoghi di indirizzo politico ed economico della Città, i … Continua a leggere
38. Lotta alla corruzione e alle mafie.
Gli anni di Berlusconi e di Alemanno ci hanno insegnato, se ce ne fosse stato bisogno, la necessità di lottare contro i legami fra politica e mafie. Il Comune deve recepire il Codice Etico per gli amministratori locali (“Carta di … Continua a leggere
39. Rendere trasparenti i debiti di Roma.
Occorre interrompere l’anomalia della doppia gestione (straordinaria e ordinaria) del Comune di Roma, realizzare un “Audit Pubblico” sul Debito e un’analisi pubblica e trasparente delle spese complessive dell’Amministrazione capitolina; ciò serve per valutare come è composto il debito, chi è … Continua a leggere
40. Riformare la governance delle aziende comunali.
Si deve riformare drasticamente la governance delle aziende della Città Metropolitana trasformando le SpA in aziende speciali, abolendo completamente i Consigli di Amministrazione (e i loro enormi costi) e attribuendo direttamente al Consiglio Comunale i poteri di indirizzo e controllo. … Continua a leggere
41. Roma per la libertà di stampa diffusa.
Proponiamo di effettuare un censimento della stampa di base e territoriale presente a Roma per dare luogo a un Albo e costituire un’agenzia per la raccolta della pubblicità da distribuire in modo equanime alle varie testate autogestite. Il Comune di … Continua a leggere
42.Roma Capitale della produzione di cultura.
Il Comune deve assumere la produzione della cultura come asse centrale di una politica di cambiamento della Città, La cultura è un diritto, ma rappresenta anche una opportunità di lavoro stabile e qualificato; cultura dunque anche come risorsa, per una … Continua a leggere
43.Salvare e rilanciare Cinecittà.
Cinecittà torni ad essere un’istituzione a maggioranza pubblica, con la partecipazione anche degli enti locali, garantita da finanziamenti certi, per essere un volano della produzione cinematografica di qualità, e promuovere lo sviluppo della cinematografia a Roma anche con l’insediamento di … Continua a leggere
44. Garantire alle periferie la vita culturale.
Si deve garantire alle periferie la vita culturale che è stata loro negata dalla politica accentratrice dei “grandi eventi”, dotando l’insieme della Città di una rete capillare di luoghi della produzione e della fruizione culturale, dello sport, della socialità e … Continua a leggere
45. Sostenere il turismo anche per le fasce popolari e per i giovani.
Il Comune deve operare per “spalmare” le presenze dei turisti anche nelle periferie di Roma (favorendo il ‘bed and breakfast’ presso le famiglie) e verso i Comuni della fascia di cintura, che possono costituire un corollario turistico importante, decongestionando i … Continua a leggere
46. Usare altrimenti i soldi pubblici oggi regalati alle scuole private
Si debbono azzerare i contributi dati dal Comune alle scuole private (che sono anticostituzionali: vedi art. 33 della Costituzione) e utilizzare quei fondi per la qualificazione dell’offerta formativa negli asili e nelle scuole pubbliche (vedi sopra Punto 22) e, in … Continua a leggere
47. Il Comune a sostegno della scuola pubblica
Il Comune deve azzerare il costo degli abbonamenti ai mezzi pubblici per tutti gli studenti; garantire l’assistenza specialistica (AEC) agli studenti con disabilità grave; estendere il tempo pieno nella scuola per l’infanzia e nella scuola primaria. Occorre aumentare il contributo … Continua a leggere
48. Sviluppare lo sport per tutti e le palestre popolari
Lo sport deve essere per tutti. Per questo occorre rivedere i regolamenti per le concessioni degli impianti, delle piscine e delle palestre scolastiche (favorendo l’apertura serale e l’accesso gratuito) e ripensare il piano Punti Verdi Qualità. Si deve avviare (a … Continua a leggere
49. Riconoscere e garantire i diritti di scelta
Il Comune deve favorire il riconoscimento legale delle coppie di fatto istituendo il Registro delle unioni civili; è anche necessario il Registro comunale dei testamenti biologici. Vanno istituiti sportelli pubblici dedicati per tutelare il diritto di scelta della donna in … Continua a leggere
50. Utilizzare il “bilancio di genere”
Per valutare gli impatti sull’eguaglianza fra i sessi di tutte le azioni dell’Amministrazione capitolina si istituisca un “bilancio di genere”. Occorre favorire politiche legate al riconoscimento del genere femminile in ogni settore di intervento dell’Amministrazione, a partire dall’assessorato al Bilancio, … Continua a leggere
51. Roma è antifascista
Interrompere qualsiasi contributo diretto e indiretto alle organizzazioni razziste, fasciste, xenofobe e omofobe, prevedendo la chiusura di quegli spazi che si richiamano al fascismo come Casa Pound. Lo spazio pubblico assegnato da Alemanno a quell’organizzazione fascista deve essere restituito alla … Continua a leggere
52. I migranti, una straordinaria risorsa per Roma
Il Comune deve promuovere attivamente la piena integrazione riconoscendo la straordinaria ricchezza culturale e produttiva rappresentata dalla presenza a Roma di oltre 400mila migranti. Servono politiche attive di integrazione per i figli di lavoratori immigrati (i “nuovi romani”) nella scuola … Continua a leggere
53. Roma città aperta alle comunità Rom
Si deve azzerare il fallimentare e razzista “Piano Nomadi” di Alemanno e avviare progetti di inserimento economico e culturale delle comunità Rom e Sinti nella vita cittadina.
54. Istituzione della Casa della Pace.
Roma deve riprendere il suo posto nel mondo come Città solidale che favorisce il dialogo e la pace tra i popoli, guardando in particolare al Mediterraneo come luogo politico e geografico in cui svolgere un ruolo di co-sviluppo e di … Continua a leggere