Si devono bloccare le edificazioni sui terreni agricoli e assegnare in affitto i terreni pubblici a cooperative di giovani che vogliano coltivarli. Nel Piano Regolatore va inserito l’asse strategico del ‘sistema del verde’ come ordinatore del tessuto urbano e non più come spazio residuale. Un “Consiglio Agricolo e Alimentare” deve funzionare come punto d’incontro tra produttori e consumatori per ricollegare con ‘filiere corte’ l’agro alle necessità alimentari della Città e al bisogno di cibo di qualità; in tal modo si potrà sostituire l’importazione di prodotti destagionalizzati con prodotti freschi, economici ed ecologicamente sostenibili in base al ciclo naturale delle stagioni.
7. Difendere e valorizzare l’Agro romano: il polmone verde e alimentare di Roma.
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Sono d’accordo sul rilancio dell’economia del settore primario (agricoltura), rilancio economico e occupazionale con grandi potenzialità; sono anche d’accordo su una progettazione “verde” della città. Aggiungerei:
– il tema del “riuso consapevole” degli edifici dismessi, per creare occupazione, economia, nuovi spazi colletivi e di servizio (per lo più in periferia);
– la predipsosizione di un Piano Ambientale per Roma finalizzato alla riduzione degli sprechi energetici e la mobilità effettivamente sostenibile (non sottovaluterei la elettrica alimentata da centrali fotovoltaiche, e su ferro per ridurre le particelle dovute al consume degli pneumatici);
– una nuova politica per la casa senza nuove costruzioni, ma con l’ottimizzazione del patrimonio esistente.
Il tutto però deve essere garantito da regole chiare e trasparenti, certezze senza clientelismi.
grazie per il tuo commento. tutte le proposte che indichi individuano e intrecciano proprio il percorso che stiamo costruendo, quello che immagina un’Area metropolitana basata sulla valorizzazione del sistema del verde, sul riutilizzo consapevole degli spazi, su una complessiva riconversione ecologica e energetica della città. E per essere credibile, questo percorso non può che porre nella trasparenza degli atti posti in essere la sua premessa essenziale
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