Il Comune deve operare per “spalmare” le presenze dei turisti anche nelle periferie di Roma (favorendo il ‘bed and breakfast’ presso le famiglie) e verso i Comuni della fascia di cintura, che possono costituire un corollario turistico importante, decongestionando i circuiti turistici più consueti e prolungando i tempi medi di permanenza dei turisti nella nostra Città. Roma ha bisogno di una rete di ostelli della gioventù (Alemanno ha chiuso l’unico ostello che c’era!) e di nuovi collegamenti pubblici con il litorale per consentire a tutti l’accesso al mare.
45. Sostenere il turismo anche per le fasce popolari e per i giovani.
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Roma ha bisogno di maggior controllo delle utenze ricettive, quali alberghi, B6B, case vacanze, affittacamere. Al momento non vi è un controllo reale e ogni appartamento può diventare un B&B anche se non ne rispetta i requisiti obbligatori per legge. Questo aumento incontrollato di B&B ha favorito ovviamente un aumento dell’evasione e peggioramento della crisi alberghiera a fronte di un costante aumento dei turisti. La tassa di soggiorno è utile per il miglioramento delle casse comunali, ma al momento non viene speso come si dovrebbe. Inoltre, le strutture in “periferia” non vengono prese in considerazione dai turisti a causa del pessimo sistema dei trasporti pubblici esistenti in città.
er quanto riguarda invece i costi, si dovrebbe dimunire il costo di commissione da pagare a canali stranieri che vedono gli hotels pagare fino al 30-40% il costo reale della camera; soldi indispensabili che potrebbero aumentare l’occupazione nel campo turistico e aumentare le casse comunali.
Da lavoratore del settore credo che al momento il turismo è lasciato molto a desiderare, mentre dovrebbe essere punto principale di ogni campagna elettorale.